Chi è l’Osteopata?

art. 1 “L’Osteopata è il professionista sanitario, in possesso di laurea triennale universitaria abilitante o titolo equipollente e dell’iscrizione all’albo professionale, che svolge in via autonoma, o in collaborazione con altre figure sanitarie interventi di prevenzione e mantenimento della salute attraverso il trattamento osteopatico di disfunzioni somatiche non riconducibili a patologie, nell’ambito dell’apparato muscolo scheletrico.” (decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2021, n. 131)

Così recita il testo del decreto del Presidente della Repubblica, decreto che definisce chi sia l’Osteopata all’interno del panorama sanitario italiano e quali siano i campi di applicazione dell’Osteopatia. Sulla base del consulto medico e dei dati clinici del singolo paziente, l’Osteopata valuta se il trattamento osteopatico sia o meno indicato. L’Osteopata formula quindi la diagnosi osteopatica attraverso l’osservazione, la palpazione e i test osteopatici volti ad indagare la presenza dei segni clinici riconducibili alla disfunzione somatica. Tutto ciò è poi seguito dal trattamento osteopatico studiato ed elaborato per le esigenze della singola persona, al fine di ripristinare lo stato di Salute della stessa.

La Disfunzione Somatica, classificata nell’ICD-11 (International Classification of Diseases) tra le alterazioni biomeccaniche (ME93.0), si può definire come un’alterazione dei tessuti muscolo-scheletrici con conseguenti segni infiammatori percepibili alla palpazione; la disfunzione somatica si può localizzare anche in aree corporee distanti da quella sintomatica. Trattare la disfunzione somatica è l’obiettivo del trattamento osteopatico, al fine di ridurre lo stato infiammatorio dei tessuti e migliorare così lo stato di Salute della persona.

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